Cinque amici provenienti da diverse regioni d'Italia, alla fine dell'adolescenza si incontrano a Milano, erano gli inizi degli anni 60, uniti dalla passione per la musica e inconsci del fatto che stessero creando le melodie che li avrebbero accompagnati nel piu' grande sogno visionario in nascita per milioni giovani di quell'epoca, la musica Beat Rock
|
![]() |
![]() |
![]() |
Agli inizi la macchina artistica del gruppo iniziava a fare esperienza in balere, night-club, dancing (discoteche) quando ancora i DJ non esistevano; passando dai generi delle prime decadi del '900 come Polke, Mazurche, Tango ed esplorando i generi piu' moderni, Shake Twist e Rock'n'Roll. Questa binomia e poliedricita' musicale fece nascere nel 1963, dopo una lunga notte/concerto al Santa Tecla di Milano con Livio Macchia, Paolo De Ceglie, Gerry e Giorgio Manzoli e Ricki Maiocchi, il nome "Camaleonti".
|
![]() |
Facendo un passo indietro precedentemente alla nascita dei Camaleonti, i suoi componenti provenivano da altri gruppi: i "Beatnicks" gruppo formato nel 1962 da Livio Macchia e Marco Regge', compagni di classe della scuola di musica che frequentavano e amici nelle serate di Jam che organicamente si consumavano nelle piazze e nei parchi della vecchia Milano. I Beatnicks, dalle sonorita' ispirate agli Shadows e ai Champs, rimangono compatti fino al 1963, durante la quale Marco Minghinelli, Regge' e Ricki Maiocchi successivamente sostituiti da Mario Perego e Roberto Cartago, si aggiungono a formare il quintetto beat con l'amico Giorgio Manzoli al Sax e vantando subito dopo dell'ingresso di suo fratello Jerri Manzoli al basso. Contemporaneamente altri gruppi stavano nascendo e gli stessi componenti scindevano e si univano di continuo al progetto musicale piu' ardito del momento, nasce cosi' la band dei "Demoniaci"; Livio Macchia, Giorgio Manzoli, Perego, Cartago, Giovanni Borrettini e Nino (Teo) Teocoli alla voce.
|
![]() |
![]() ![]() |
![]() |
Verso la meta' del 1963 si forma il gruppo dei "Marines" costituito dai componenti dei Demoniaci, piu' Ricki Maiocchi e l'affermato pianista Rag Time Cesare Poggi, periodo in cui, contemporaneamente, Livio Macchia suona con il gruppo "Marino Maurain Et Les Dragueurs", gruppo di supporto che incide le parti musicali negli album pubblicati dalla Columbia Records, casa discografica nella quale Ricki Maiocchi firma un contratto da solista.
|
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Nel 1964 esce Cesare Poggi dal gruppo dei "Marines" e anche Giorgio Manzoli, a causa del servizio militare, subentrando Augusto Righetti, Paolo De Ceglie e Marcello Olmari (Jil Ventura) e nasce il gruppo "Le Ombre" ispirato agli Shadows e successivamente chiamato "Augusto Righetti e le sue ombre" incidendo un LP intitolato "The New Sound Group" (Columbia PSQ 010). In questo momento nascono i Camaleonti, inizialmente con Livio Macchia, Paolo De Ceglie, e Ricki Maiocchi. Immediatamente dopo, nel 1965, entra Tonino Cripezzi al pianoforte e violino, strumenti recentemente studiati al conservatorio di Milano "Giuseppe Verdi"
|
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Parco delle Rose, Arethusa, la Taverna Messicana e il famoso Derby erano solo alcuni dei locali dove i Camaleonti si esibivano regolarmente, ma e' in uno in particolare, al Santa Tecla che avviene l'incontro con una persona determinante per la loro carriera musicale: il produttore discografico e autore musicale Miki Del Prete che rimane colpito dallo spirito musicale di adattamento del gruppo poiche' a seconda del pubblico presente in sala i brani suonati si mutavano da canzoni come "Portami tante rose", immortale classico della musica italiana lanciato nel 1934 da Leda Gloria nel film di Gennaro Righelli "L'aria del continente", all'insegna di shake, twist e rock and roll. Del Prete rimane folgorato dal loro eclettismo musicale ed e' in quel momento che, ispirati dalla trasmissione televisiva in voga nel 1964 "I grandi Camaleonti", nell'autunno del mesedimo anno nasce reamente il nome Camaleonti.
|
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
La band venne notata immediatamente dall'industria discografica, inizia la prima incisione come "Camaleonti" con il singolo "Ti saluto", cover di "You really got me" dei Kinks e "Ti dai troppe arie", dal repertorio dei Merseybeats e, il 26 Ottobre 1964 incidono "Sha La La La La", versione italiana di "La la la la la" dei Blendells, che svetta in classifica al XIV posto e vende oltre 400.000 copie e l'anno seguente con "Portami Tante Rose", una canzone composta nel '35 e riportata al successo dal gruppo, quando il primo contratto musicale avviene con l'etichetta Kansas, facente parte del "Clan Celentano" che lo stesso Del Prete gestiva insieme al titolare delle edizioni musicali Domenico Serengay, con la quale incidono in due anni 14 dischi, di cui 12 singoli e due 33 giri. Questo fondamentale frammento discografico rende onore ai colori e ai sapori musicali degli anni '60, originale arriva ai giorni nostri come un museo di suoni e melodie, fotografie con divise colorate e immagini che si preparano a quello che sboccera' nel 1968, considerando che in quegli anni la produzione artistica verge maggiormente su riarrangiamenti molti brani di gruppi esteri e oltreoceano.
|
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Per I CAMALEONTI furono gli anni di grande lavoro promozionale in manifestazioni televisive e dei famosi "Cantagiro" a bordo di bellissime automobili di fabbricazione estera e nell'estate 1966 con la direzione di Enzo Redaelli, i Camaleonti si classificano IV al Cantagiro con il brano"Chiedi Chiedi". Il brano viene intanto inciso sull'ultimo "disco tris" del complesso assieme a "I Ragazzi del Grab" e "Dimmi Ciao".
|
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Successivamente all'incisione di "Chiedi Chiedi", seguito da "Non c'e' Niente di Nuovo" e i due album Long Play "The Best Records in the Worlds" e " Portami Tante Rose, iniziarono concerti e raduni beat modellando cosi la forma di promuovere le nuove pubblicazioni musicali e i singoli incisi sui 45 giri; in particolare andavano di moda i dischi "tris" cosiddetti perche' contenevano tre brani: il singolo piu' due brani di supporto, ad esempio canzoni "I capelloni", "Come mai" e "Io lavoro", tutte covers di successi esteri. La prima corrisponde a "Over and Over" dei Dave Clark Five, la seconda "Get out off my Clond" dei Rolling Stones e la terza "We've Gotta get out of this Place" degli Animals. In questa compilation in cui il complesso interpreta in italiano le migliori incisioni beat offerte dalla scena musicale mondiale, incisa il 14 febbraio 1966, appaiono 12 brani di cui 4 già editi su 45 giri, insieme con otto nuove incisioni: "Non sperarlo più", ovvero "If you gotta go go now" di Bob Dylan, "Uno solo di noi", "A must to avoid" degli Hermants Hermits, "Vi sbagliate", "Ain't it true" di Andy Williams e "Tu credi in me", "And my baby's gone" dei Moody Blues. Nel disco ci sono altre quattro canzoni che, tra il '66 e il '67, vengono rilanciate nei bar e nei locali pubblici, mediante 45 giri promozionali destinati al solo circuito dei juke-box. Si tratta delle accoppiate "Se ritornerai", "Norwegian wood" dei Beatles e "Non so che dire", edite nell'autunno del '66 e, ancora, de "II mare non racconta mai" e "Lo stesso giorno la stessa ora", "There's no living without your loving" di Peter & Gordon edite nella primavera del '67 e con Mario Lavezzi in formazione, incidono l'ultimo singolo del 1966, incentrato sulla traduzione di "Last train to Clarksville" dei Monkees, incisa col titolo "La libertà".
|
![]() ![]() |
![]() ![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
A cavallo tra il 1967 e il 1968 Ricki Maiocchi intraprende una carriera da solista. Inizia cosi' la storia di Mario Lavezzi nel beat italiano, come chitarrista del gruppo. Quasi contemporaneamente entra Tonino (Antonio Cripezzi) nel gruppo, avvicinando le sonorita' dal rock alla musica leggera italiana che ha caratterizzato la fine degli anni '60 e Giorgio Manzoli, sassofonista del gruppo, viene chiamato al Militare e con grande difficolta' abbandona la band e la possibilita' di suonare con il fratello Jerri Manzoli, bassista del gruppo.
|
![]() |
"Non c'è più nessuno", cover di "A groovy kind of love" dei Mindbenders, ripresa nel 1988 da Phil Collins, un brano che, con la voce di Cripezzi sostenuta da un vibrato naturale unico e gradevole fa breccia nel brano rivisitato dai Camaleonti "Portami Tante Rose" e raddoppia la sua popolarità anche grazie all'imitazione che l'indimenticabile Alighiero Noschese lancia nel corso del programma "Alta fedeltà". Dopo la registrazione del primo brano 100% made in italy "Alla Nostra Eta'", viene pubblicato il singolo "Ora ho capito", dalla linea melodica marcata dove, per la prima volta i Camaleonti si avvalgono di un'innovativa formazione strumentale costituita da un quartetto d'archi, chitarre acustiche e tre voci soliste.
|
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
"This is a Man's World" di James Brown, interpretata da Livio Macchia, nella traduzione italiana intitolata "Senza di te che farò". Un altro singolo comprende "Credo", cover di "He can win" dei Moody Blues, "Ci vuole poco", con cui gli autori Chiaravalle e Menegazzi firmano una delle canzoni-protesta più genuine di quegli anni. Quest'ultimo 45 giri fa da traino al lancio del loro secondo long-playing intitolato "Portami tante rose". Raccoglie molte incisioni già edite su 45 giri, insieme con due nuove incisioni: "Non vivo da re", cover di "When I come home" dello Spencer Davis Group, e "La mia voce", traduzione italiana di "When you walk in the room", portata al successo da Jackie De Shannon. È dunque la volta dell'ultimo singolo marcato Kansas, che contiene le canzoni "Punto bianco" e "Non cade il mondo". La popolarità del complesso è in forte ascesa, anche in virtù della intensa promozione televisiva che, negli ultimi tempi, li ha visti protagonisti in trasmissioni come "Linea contro linea", "Tv sette" e la famosa "Settevoci" di Pippo Baudo. Nel 1967 partecipano ad uno degli eventi piu eclettici della storia italiana, la "Crociera beat", una manifestazione itinerante di dieci giorni, che, partita da Genova il 23 marzo, raggiungerà località quali Cannes, Barcellona e Tangeri, per poi concludersi a Londra il 2 aprile. Fra i nomi in cartellone, oltre ai Camaleonti, risultano i Profeti, i Rolls 33, Patty Pravo, Lucio Dalla, Bruno Lauzi e Gigliola Cinquetti.
|
![]() ![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Alla fine del 1966 i Camaleonti firmano un contratto con la Cbs, la stessa etichetta in cui era andato Maiocchi., sotto le ali del produttore discografico Franco Crepax, che li porta alla pubblicazione del brano "Non c'è niente di nuovo", edita il 10 maggio del '67, classificata III al Cantagiro e al dodicesimo posto nella Hit Parade. Da quel momento per i Camaleonti inizia la scalata verso il successo, in vetta alle classifiche di vendita, raggiunte nel 1968 che, grazie alla ancora sconosiuta voce unica di tonino, lanciano nel mercato discografico il brano cover dei Procol Harum, Homburg, "L'Ora Dell'Amore", raggiungendo le vette delle classifiche per 4 mesi, rimanendo al primo posto per ben 13 settimane e vendendo 1.600.000 copie. Il 1968, che li proclamerà "Complesso più popolare d'Italia", permette ai Camaleonti di bissare i successi dell'anno appena trascorso. Anzitutto, prendono parte alla colonna sonora del film «Playboy - Non ti scordar di Me», diretto da Enzo Battaglia, che annovera, fra Ì protagonisti, Caterina Caselli, Sergio Leonardi, Gaspare Zola, Bruno Lauzi e I Rolls 33. L'attività discografica prende il via il 24 gennaio, giorno in cui incidono la loro versione della bellissima "Casa bianca" di Don Backy, classificatasi seconda a Sanremo, grazie all'interpretazione di Marisa Sannia e Omelia Vanoni, incisione, inserita nella compilation della Cgd "Sanremo 1968" (FG 5038).
|
![]() ![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
A differenza del quartetto d'archi usato in sala di incisione precedentemente, con il brano "Io per lei", traduzione di "To give the reason I love" di Frankie Valli, ci si avvale dei violinisti dell'orchestra della "Scala" di Milano. Il brano viene reinterpretato da molti artisti come Mina, Patty Pravo, Antonella Arancio, Dalila. Nel frattempo va menzionato che contemporaneamente pochi passaggi in radio trasformano la canzone "Bandiera Gialla» in un tormentone estivo, nella quale Livio Macchia registra l'assolo di chitarra. I Camaleonti riproporranno una nuova incisione nel 1990, anno in cui parteciparono alla trasmissione di Red Ronnie "Una Rotonda sul Mare"che, anche se non tra i brani vincitori, ricevette dal pubblico in sala ben 314 voti, vale a dire il punteggio più alto mai registrato durante lo svolgimento delle edizioni del concorso.
|
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Nel 1968 i Camaleonti si riconfermano con il brano "Applausi" superando le 900.000 copie vendute e rimane tra i primi dischi italiani piu' venduti nel 1968, per mesi in classifica a lato di The Wall dei Pink Floyd. E' giusto menzionare che, successivamente alla scrittura e alla pubblicazione di Applausi, un gruppo ancora sconosciuto ai tempi, i "King Crimson" alcuni anni dopo alla pubblicazione del brano, esce con una canzone molto simile, che si chiama "Epitaph", era il 1969 e, come era successo in una intervista a Paul Mc Cartney dove Paul mostrava al giornalista italiano 3 dischi dei Camaleonti, nella sua collezione in Inghilterra, cosi anche i King Crimson si suppone possano essersi ispirati per il brano "Epitaph" alla canzone cantata da Livio "Applausi"
|
![]() |
A supportare l'era di Applausi, i brani "Torna Liebelei", la già citata "Storia normale", rielaborazione di "In a Monastery Garden" di Albert Katelbey, autore di "In a Persian Market" e, per la prima volta, una canzone tratta dal repertorio francese, intitolata "Pianta un albero". Ovviamente l'intramontabile "Applausi", brano che - come ha scritto il giornalista Carlo Muscatello - «alterna episodi corali e spunti soul, con contorno di effetti sonori in linea con le tendenze psichedeliche dell'epoca», Di notevole importanza, di "Applausi" vengono effettuati due missaggi diversi, il secondo dei quali sovrappone alle ultime parti di testo nuovi interventi di archi, ma, soprattutto, un prolungato e suggestivo coretto di voci femminili in stile "avangarde". Il successo di questa canzone è plateale, nonostante, un disattento conduttore radiofonico scambi il wha-wha della chitarra elettrica con il miagolio di un gatto. Applausi, raggiunge a metà novembre il primo posto della classifica Hit Parade. In virtù di questo successo, la Cbs decide di esportare la canzone anche all'estero, per il cui mercato viene tradotta in tedesco, spagnolo e inglese, coi rispettivi titoli di "Noch Einmal", "Aplausos" e "Applause". Anche di questo brano, essi registreranno una versione moderna, conseguente alla loro partecipazione all'edizione 1989 di «Una rotonda sul mare» (Five LP FM 13639). Quest'aureo periodo discografico viene infine coronato da una serie di partecipazioni televisive di rilievo come "Settevoci", "Cantastampa", "Caccia alla Voce", "Ciao 1968" con Alighiero Noschese, che propone una divertente imitazione di Tonino rendendo omaggio alla sua voce nel brano "Io per lei" e il personalizzato "Quindici minuti con i Camaleonti". Intanto, Gabriele Lorenzi, Ex componente dei "Califfi" e futuro tastierista della "Formula 3" si allontana dal gruppo, lasciando la completa gestione dell'organo Hammond e del Pianoforte aTonino.
|
![]() ![]() |
![]() ![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Da allora la musica dei Camaleonti arriva a toccare le note di grandi brani come: "Io Per Lei, Mamma Mia, Viso D'angelo, Perche' ti Amo", rendendoli testimoni attivi del grande cambiamento artistico e politico dell'epoca e il primo brano portato al Festival di Sanremo Con il brano "Eternita'" grazie alla quale, i Camaleonti si affacciano agli anni '70 al massimo della loro popolarità, coincidente con gli anni dei Dischi d'oro, delle Maschere d'Argento e dei premi per la grande risposta del pubblico alle pubbicazioni discografiche. Il loro repertorio e le loro sonorita' si espandono in Italia e all'estero e la band inizia ad avere l'identita' che sara' riconosciuta fino al giorno d'oggi
|
![]() |
in autunno, pubblicano un album concept-sperimentale italiano che si compone di sole quattro canzoni contro le dodici di un Lp tradizionale: si tratta di "Vita d'Uomo, alla ricerca della verità", considerato dai collezionisti il primo "Q-disc" nella storia della discografia italiana, il disco, che è uno dei lavori più importanti della loro carriera, comprende, oltre ad autori tradizionali del loro repertorio (Cavallaro, Pace, Pallavicini) firme come quelle di Lucio Battisti, Mogol, Maurizio Vandelli e Albano Carrisi. Mediante gli interventi orchestrali curati da Detto Mariano, si apre con "Angelo mio", uno dei pezzi più originali dell'album, introdotto da un recitativo molto divertente, in cui si nota il ricorso all'uso all'avanguardia in quell'anno di campionatori per riprodurre il suono della sirena dell'ambulanza, del cinguettio degli uccelli, ecc. Notevoli sono anche "Gloria" e il "Veliero", che segna l'esordio, come vocalist, di Paolo De Ceglie, il batterista del gruppo. Volutamente lasciata per ultima è "Mamma mia", autentica perla del disco, che viene scritta per i Camaleonti da Lucio Battisti e Mogol, anche grazie alla profonda amicizia nata con il batterista Paolo De Ceglie, che abitava nel suo stesso palazzo, a Milano, in largo Scalabrini.
|
![]() |
![]() |
![]() ![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
In classifica al 14 posto, la formula del 'Q-disc' doveva inizialmente evitare la pubblicazione di singoli ufficiali, ma la grande richiesta dei negozianti induce la Cbs a pubblicare "Mamma mia" anche su 45 giri. Il risultato tecnicamente notevole deve molta parte del suo splendore all'eccezionale cast di cui i Camaleonti si circondano per registrare il pezzo. Con loro, negli studi della Phonogram di Milano (una sala di registrazione all'avanguardia, col bravissimo Gualtiero Berlinghini come tecnico del suono), ci sono infatti Dave Sumner, ex "Primitives" e futuro componente dei Camaleonti, e Franco Mussida della PFM, all'epoca ancora con i "Quelli". Susseguono ospitate televisive a trasmissioni come "Ferma la musica", "Speciale per Voi", "Juke box sottovoce", "Qua la mano", e molte altre.
|
![]() |
Le canzoni che li rappresentano in questo periodo sono, la censurata "Lei mi Dara' un Bambino"e "Oggi il Cielo e' Rosa", brani scritti ancora della coppia vìncente di autori Cavallaro e Bigazzi per i Camaleonti.
|
![]() |
Durante questo periodo incessante e dopo molti concerti tra Milano, Roma e Rimini dalle Rotonde al Piper Club, Mario Lavezzi viene chiamato per assolvere il servizio militare, ragione che successivamente lo fara' rientrare nel mondo della musica con altri progetti, come "Il Volo" e come autore e produttore musicale di successi. Agli albori del 1970, dopo varie esperienze discografiche in sala di incisione con i Camaleonti, entra ufficialmente nel gruppo Dave Sumner, già facente parte dei Primitives e di altri gruppi musicalmente all'avanguardia dell'epoca, musicista gia' in incisioni come "Applausi" e Mamma Mia", apportando la fusione definitiva della band. Immediatamente viene incisa "Perche' Ti Amo"
|
![]() |
In estate, con "Ti amo da un'ora", partecipano al "Festivalbar" e al "Cantagiro". La canzone, firmata nel testo da Mogol, è stata composta da Mario Lavezzi. Il brano ottiene ottimi riscontri di vendita, piazzandosi fino al quindicesimo posto dell'Hit Parade. Nello stesso periodo realizzano un album interessantissimo, con l'intento di staccarsi dall'etichetta di gruppo leggero di musica italiana, dal titolo "I Camaleonti presentano il vero underground". Il vinile, contiene "Scale di velluto", insieme con brani come "Try (Just a little bit harder)" di Janis Joplin, "Listen" dei Chicago, "Smiling Phases" dei Blood Sweet and Tears, ed altre. Durante i mesi autunnali, realizzano uno dei 45 giri più originali della loro carriera, incidendo un brano di provenienza americana, tradotto in italiano da Mogol. Si tratta di "Lei mi darà un bambino", un pezzo di forte rottura, che affronta il tema (all'epoca censurato dalla RAI) delle morti da parto. A dispetto di tale ostracismo, "Lei mi darà un bambino" consegue un grande successo di vendita, piazzandosi fino al nono posto dell'Hit Parade. E' stato uno dei brani piu' richiesti dal pubblico durante i concerti della sessantennale carriera dei Camaleonti.
|
![]() |
Nell'aprile del 71, incidono su 45 giri una bella e poco nota canzone firmata nel testo da Bruno Lanzi "Un uomo qualunque", seguita sul lato B del disco da "II primo del mese", composta da due giovani esordienti, i Fratelli La Bionda. Il brano e' uno dei primissimi ad apportare una forma di cantare di Livio simile a quello che, trent'anni dopo, sara' conociuto come il genere Hip Hop/Rap. Maggiore riscontro, però, ottengono le due nuove canzoni firmate da Mogol e incise dai Camaleonti sul secondo e ultimo 45 giri dell'anno, che contiene la suggestiva "Oggi il cielo è rosa".
|
![]() |
"Tempo d'Inverno" incisa nell'aprile del 1972 continua a mantenere temi meno romantici, dopo la critica per "Lei Mi Dara' un Bambino", il pubblico si aspettava una band orchestrale, mentre i Camaleonti iniziavano i primmi passi all'interno dell'era del Rock Psichedelico.
Alla fine del 72, Alfredo Cerruti propone di rilanciare il complesso al Festival di Sanremo del 73, dove i Camaleonti presentano la canzone Come sei bella. Il brano, che si apre con una lunga strofa interpretata a cappella, conquista il pubblico più giovane e si piazza al quinto posto della classifica finale. A febbraio, esce il relativo 45 giri, che, oltre ad avvalersi di una splendida copertina disegnata da Guido Crepax, contiene la canzone Donna donna, un pezzo molto intenso che riprende il dialogo di due innamorati divisi dagli orrori della guerra.
|
La vittoria al Disco per l'estate è davvero insperata per i Camaleonti, la CBS punta su una raccolta di matrice retrospettiva, I magnifici Camaleonti, che consegue un ottimo riscontro commerciale, arrivando fino alla top ten della Hit Parade. Esito migliore ottiene il singolo trainante, che a luglio raggiunge la vetta della classifica italiana. Intanto, Perché ti amo viene lanciata sul mercato spagnolo, con il titolo Porque te amo, e distribuita in vari Paesi del mondo, compreso il Giappone.
|
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
A Settembre, il complesso raggiunge un altro importante traguardo, vincendo, assieme a Mina, il referendum "Vota la voce", indetto da "TV Sorrisi e Canzoni" per premiare gli artisti più popolari dell'anno. Nello stesso periodo, il settimanale "Il Monello" dedica al complesso un'intera monografia a colori inserita nella collana degli speciali intitolati "Io Proprio Io". Poco dopo, è la volta di un lungo memoriale in tre puntate, che i Camaleonti scrivono in prima persona per uno dei settimanali più letti in Italia. Tutto questo dimostra la grande attenzione rivolta nei loro confronti dalla stampa italiana.
|
![]() |
![]() |
![]() |
Grazie a questi riconoscimenti, la CBS iscrive il complesso ai concorsi più popolari della stagione televisiva, a iniziare da Canzonissima (edizione '73-'74) alla quale i Camaleonti partecipano con Amicizia e amore, che arriva alla finale del 6 gennaio e al quinto posto dell'Hit Parade, proponendo per la prima volta la formula del duetto tra Tonino Cripezzi e Livio Macchia, i due cantanti del gruppo. L'omonimo album, viene pubblicato nello stesso mese, contiene otto brani
|
Nel tentativo di sfruttare questo felice periodo discografico, la RlFI acquista i diritti di riproduzione del loro repertorio beat, edito in passato dalla KANSAS e allestisce l'album i Camaleonti, inserito nella collana economica i successi della musica rock, blues, pop.
|
Nel 1973 partecipano al Festival di Sanremo con il brano "Come Sei Bella" e nell'estate dello stesso anno vincono "Un Disco per l'Estate" con la canzone "Perche' ti Amo", preceduta dalla pubblicazione della prima raccolta di successi I MAGNIFICI CAMALEONTI e nell'autunno con la partecipazione al Festival Musicale "Canzonissima" con il brano "Amicizia e Amore", omonimo titolo del LP
|
![]() |
Dopo anni di concerti, solcando generi tra il rock melodico, quello progressivo e la psichedelia dei nuovi suoni, nel 1976 incidono i rispettivi brani "Il Campo delle Fragole" e "Piccola Venere", i singoli vengono pubblicati su 45 giri prima dell'uscita dell'album "Che Aereo Stupendo...La Speranza", un capolavoro strumentale con dei testi molto profondi, contenente il brano "Cuore di Vetro", presentato al Festival di Sanremo del medesimo anno, l'album viene scritto da tutti i componenti del gruppo, Dave, Tonino, Livio e Paolo.
|
Alla fine degli anni 70 i camaleonti fondano una delle prime etichette indipendenti italiane, la "Camaleo" attraverso la quale pubblicano i concept album su 45" "Vita D'Uomo". Successivamente firmano un nuovo contratto discografico con la Durium con la quale, nel '79 partecipano al Festival di Sanremo aggiudicandosi il terzo posto con la canzone "Quell'attimo in Piu'", scritta per i Camaleonti da Mario Lavezzi e incisa nell'album "E Camminiamo". Nel 1981 Dave Sumner termina la sua presenza nei camaleonti e lascia un patrimonio melodico prezioso, che viene preso in mano dal giovane "Vincenzo Mancuso", polistrumentista d'avanguardia con la quale nei 5 anni di presenza verranno incisi i brani "Tango della Gelosia" insieme a Monica Vitti e "Italian Boys"
|
![]() |
Il periodo d'oro continua nel biennio 1974-75, durante il quale i Camaleonti laciano due ottimi brani alle rassegne canore più importanti della stagione come il Festivalbar e Canzonissima: "Il campo delle fragole", firmata da Bigazzi e Savio, e Piccola Venere, che, grazie al lancio di Un disco per l'estate, raggiunge il quarto posto nella classifica dei dischi più venduti, rivelandosi anche un successo per il mercato discografico spagnolo. I recenti 45 giri non sono supportati da altrettanti album inediti, ma da nuove raccolte di successi come Il meglio dei Camaleonti, edita dalla "Record Bazar" e Piccola Venere ed altri successi, assemblata dalla CBS.
|
![]() |
Nel '76, per volere della casa discografica, ripetono l'esperienza sanremese con Cuore di vetro, canzone che, pur classificandosi al settimo posto, consegue buoni risultati nel lancio del long-playing Che aereo stupendo la speranza, il disco più 'personale' del complesso.
|
![]() |
Sul finire del 76, scaduto il contratto con la CBS, fondano assieme a Mariano Detto un'etichetta indipendente, la CAMALEO, per la quale incidono un solo album (Camaleonti in vendita) con relativo singolo trainante (Tra amici I Stella).
|
![]() |
![]() |
![]() |
Il nuovo anno si apre con la stesura di un nuovo contratto discografico con la DURIUM. Per l'estate del 78 lanciano con successo Canto d'amore straniero, che inaugura un nuovo capitolo felice della loro carriera. Infatti, la direzione artistica della DURIUM li affida a un ottimo arrangiatore, Antony Rutherford Mimms, e ai migliori autori del momento.
|
![]() |
Oscar Avogadro, Daniele Pace e l'ex-Camaleonte Mario Lavezzi firmano il brano Quell'attimo in più, che, affidato all'interpretazione di Livio Macchia, fa aggiudicare al complesso il terzo posto (a un solo punto di distanza dal secondo classificato) al Festival di Sanremo del 1979. La canzone, una delle migliori del loro repertorio, permette al complesso di ritagliarsi un'ottima performance dal vivo «ai Camaleonti va la palma dei migliori» scrive Gianni Borgna nel libro "L'Italia di Sanremo", edito da Mondadori. Nel frattempo, la DURIUM li mette in contatto col cantautore veneziano Maurizio Piccoli, collaborazione da cui scaturisce un 45 giri lanciato dalla canzone E camminiamo, un capolavoro di sferzante ironia inserito nell'omonimo album che il complesso pubblica nell'autunno del 1979. Otto i brani registrati, tra i quali Amo (composto da Dave Sumner) e Tu ballerina, (Piccoli).
|
![]() |
Nel 1980, pubblicano un curioso 45 giri che sembra venire dal passato e che contiene il binomio evergreen "L'ora dell'amore" e "Io per lei".
|
![]() |
Nel 1981 firmano un contratto con una nuova etichetta indipendente, la BUBBLE RECORD. La formazione è ancora costituita da cinque elementi, ma Dave Sumner decide di lasciare il gruppo ed entra un giovane Vincenzo Mancuso, futuro papa' del grande chitarrista Alessio Mancuso. Anche Jerri Manzoli in armonia con nella vita privata e professionale con l'artista Nada, decide di lasciare la carriera di musicista con i Camaleonti. Negli anni si susseguiranno diversi musicisti turnisti nel gruppo, a supportare il grande progetto musicale. Le melodie create agli inizi e l'evoluzione musicale degli anni 70 saranno definitivamente la punta della piramide dell'intera storia della bandi
|
Il primo singolo realizzato per la BUBBLE è il frutto dì un interessante progetto di carattere cinematografico. Incidono un classico degli anni '30, Tango della gelosia (di Mascheroni e Mendes), per l'omonimo film interpretato da Monica Vitti. L'anno successivo sono in gara al Disco per l'estate con Italian boys, edito su 45 giri assieme a Io ti amo
|
![]() |
Nel 1996, il complesso torna in sala d'ncìsione per realizzare un nuovo album edito dalla NAR. Oltre ai rifacimenti di lo per lei, L'ora dell'amore e Perché ti amo, l'album viene trainato da un pezzo tutto nuovo, Libero, e costellato da incisioni interessanti come Dove sei, firmata da Massimo Brunetti (tastierista polistrumentista entrato nel gruppo dal 1990), Tra amici e Musica musicando. Nel mese di maggio partecipano con Perché ti amo e Caruso di Lucio Dalla al Primo festival della canzone regina organizzato da Canale 5. Per il 1997 va invece segnalata la presenza di Tonino nella videoclip e registrazione con Elio e le Storie Tese del brano Gomito a gomito con l'aborto.
|
![]() |
Nel 2001, esce un nuovo album dei Camaleonti prodotto da Alberto Radius per l'etichetta NAR. Il lavoro, che probabilmente si intitolerà Musica e memoria, contiene pezzi inediti e varie covers di hits internazionali, fra cui Un angelo in più (versione italiana della celebre A salty dog dei Procol Harum), Tu sei (adattata all'italiano da The sun ain't gonna shine anymore dei Walker Brothers), Ragazzo di strada (dal repertorio dei Corvi) e una bellissima versione di Amico di ieri amico perduto.
|
![]() |
![]() |
![]() |
Contemporaneamente viene a mancare Paolo De Ceglie, batterista fondatore del gruppo iniziando cosi una lunga decade di concerti in memoria di Paolo. Venne pubblicato il DVD contenente il concerto registrato a Video Italia, con l'ultima esibizione di Paolo.
|
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Nel 2009 viene pubblicato l'album dal titolo Musica e Memoria, ai cui arrangiamenti partecipa Alberto Radius; segue un tour invernale in Canada. Nel 2010 il gruppo ritorna ad esibirsi all'estero in occasione del tour che lo vede protagonista negli USA e, sempre nello stesso anno, partecipa alla trasmissione di Raiuno Ciak... si canta!
Sempre nel 2010 viene pubblicato l'album dal titolo Camaleonti Live, che racchiude gran parte delle esecuzioni dal vivo del 2009 e del 2010.
Nello stesso anno vengono inseriti due brani (L'ora dell'amore ed Eternità) dei Camaleonti nel film candidato all'Oscar al miglior film in lingua straniera La prima cosa bella di Paolo Virzì. Il film ha vinto il David di Donatello per la migliore sceneggiatura.
|
![]() |
Il 16 maggio 2014, presso la Fiera Internazionale della Musica a Genova, ritirano il FIM Award Premio Italia alla Carriera assegnato da CAPAM, Commissione Artistica per la Promozione dell'Arte e della Musica.
Il 4 dicembre viene pubblicato il libro autobiografico "Camaleonti – Storia di un'idea" edito da Lupetti Editore con testi di Paolo Denti, contenente un CD con due inediti dai titoli Storia di un'idea e Due ali verso un'isola.
|
![]() |
Il 10 maggio del 2015 viene pubblicato il nuovo disco celebrativo, 50 Anni di applausi, contenente cinque inediti. L'album è distribuito in allegato a TV Sorrisi e Canzoni e in tutti i negozi di dischi. Il primo singolo estratto è il brano Un uomo libero, del quale viene rilasciato anche il rispettivo videoclip, seguito dal brano Sei tutto per me.
|
![]() |
![]() |
Nel 1996, il complesso torna in sala d'ncìsione per realizzare un nuovo album edito dalla NAR. Oltre ai rifacimenti di lo per lei, L'ora dell'amore e Perché ti amo, l'album viene trainato da un pezzo tutto nuovo, Libero, e costellato da incisioni interessanti come Dove sei, firmata da Massimo Brunetti (tastierista polistrumentista entrato nel gruppo dal 1990), Tra amici e Musica musicando. Nel mese di maggio partecipano con Perché ti amo e Caruso di Lucio Dalla al Primo festival della canzone regina organizzato da Canale 5. Per il 1997 va invece segnalata la presenza di Tonino nella videoclip e registrazione con Elio e le Storie Tese del brano Gomito a gomito con l'aborto.
|
![]() |
Nel 2001, esce un nuovo album dei Camaleonti prodotto da Alberto Radius per l'etichetta NAR. Il lavoro, che probabilmente si intitolerà Musica e memoria, contiene pezzi inediti e varie covers di hits internazionali, fra cui Un angelo in più (versione italiana della celebre A salty dog dei Procol Harum), Tu sei (adattata all'italiano da The sun ain't gonna shine anymore dei Walker Brothers), Ragazzo di strada (dal repertorio dei Corvi) e una bellissima versione di Amico di ieri amico perduto.
|
![]() |
![]() |
![]() |
Contemporaneamente viene a mancare Paolo De Ceglie, batterista fondatore del gruppo iniziando cosi una lunga decade di concerti in memoria di Paolo. Venne pubblicato il DVD contenente il concerto registrato a Video Italia, con l'ultima esibizione di Paolo.
|
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Nel 2009 viene pubblicato l'album dal titolo Musica e Memoria, ai cui arrangiamenti partecipa Alberto Radius; segue un tour invernale in Canada. Nel 2010 il gruppo ritorna ad esibirsi all'estero in occasione del tour che lo vede protagonista negli USA e, sempre nello stesso anno, partecipa alla trasmissione di Raiuno Ciak... si canta!
Sempre nel 2010 viene pubblicato l'album dal titolo Camaleonti Live, che racchiude gran parte delle esecuzioni dal vivo del 2009 e del 2010.
Nello stesso anno vengono inseriti due brani (L'ora dell'amore ed Eternità) dei Camaleonti nel film candidato all'Oscar al miglior film in lingua straniera La prima cosa bella di Paolo Virzì. Il film ha vinto il David di Donatello per la migliore sceneggiatura.
|
![]() |
Il 16 maggio 2014, presso la Fiera Internazionale della Musica a Genova, ritirano il FIM Award Premio Italia alla Carriera assegnato da CAPAM, Commissione Artistica per la Promozione dell'Arte e della Musica.
Il 4 dicembre viene pubblicato il libro autobiografico "Camaleonti – Storia di un'idea" edito da Lupetti Editore con testi di Paolo Denti, contenente un CD con due inediti dai titoli Storia di un'idea e Due ali verso un'isola.
|
![]() |
Il 10 maggio del 2015 viene pubblicato il nuovo disco celebrativo, 50 Anni di applausi, contenente cinque inediti. L'album è distribuito in allegato a TV Sorrisi e Canzoni e in tutti i negozi di dischi. Il primo singolo estratto è il brano Un uomo libero, del quale viene rilasciato anche il rispettivo videoclip, seguito dal brano Sei tutto per me.
|
![]() |
Il 3 luglio 2022 viene a mancare, all'età di 76 anni, Tonino, cantante e pianista dei Camaleonti, un duro colpo che ha segnato la carriera dei Camaleonti.
Il 12 novembre dello stesso anno a Cologno Monzese viene tenuto il concerto "Canta ancora per l'eternità Tonino", dedicato ad Antonio Cripezzi, a cui partecipano, oltre ai Camaleonti, anche Gabriele Lorenzi del gruppo Formula 3, Marco Ferradini con la figlia Marta, Gian Pieretti, Donatello, Dino, Ronnie Jones, Enrico Ruggeri, i Dik Dik, Carlo Marrale (Matia Bazar), Mario Lavezzi, Bruno Longhi, Teo Teocoli, Luisa Corna, Fausto Leali e Maurizio Vandelli. Il ricavato della serata viene devoluto ai Lions Club Cologno Monzese per volere della famiglia Cripezzi.
|
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Dopo una piccola tournee celebrativa per Tonino, il gruppo smette di suonare e prende una lunga pausa riflessiva. Livio Macchia continua a produrre e partecipare a edizioni musicali e l'8 marzo 2024 esce su tutte le più importanti piattaforme digitali il nuovo singolo dei Camaleonti dal titolo Dolce Armonia, pubblicato dall’etichetta discografica Videoradio e Videoradio Channel di Giuseppe ALEO: un inedito firmato da Antonio Summa con il testo di Icaro Ravasi.
|
I
![]() |
![]() |
l 21 luglio 2024 in lenta ripresa, viene a mancare improvvisamente Massimo Brunetti, tastierista polistrumentista del gruppo. Dopo la mancanza di Tonino, quella di Massimo segna la volta definitiva alla conclusione della carriera del gruppo musicale. Livio Macchia, ultimo rimasto dei fondatori e attivi componenti del gruppo, decide di chiudere in piedi la grande carriera sessantennale sei Camaleonti, dedicando un Documentario al suo gruppo in uscita nel 2025 "Camaleonti, Storia di una band Italiana".
|
![]() |
|
|
|
|
|
|